Usciti a Valle del Salto abbiamo preso una strada sterrata che porta a Cartore (944 m), un piccolissimo borgo medievale di origine romana. Da lì si diramano diversi sentieri.
Parcheggiata l'auto nella piazzetta del paese ci portiamo in direzione di Bocca di Teve (987 m). Qui parte il sentiero n°2 del gruppo Velino-Sirente, una carrareccia soggetta a frane e per questo chiusa ufficialmente da un'ordinanza di anni fa. Ma in maniera ufficiosa si fa lo stesso.
Il Vallone di Teve passa tra le pareti a strapiombo del Murolungo a sinistra e del Monte Rozza a destra, ed è una valle carsificata coperta da bosco ceduo. Mentre si saliva c'era una nebbiolina impalpabile nell'aria che conferiva ai faggi e alle altre piante una dimensione incantata.
Il Vallone di Teve passa tra le pareti a strapiombo del Murolungo a sinistra e del Monte Rozza a destra, ed è una valle carsificata coperta da bosco ceduo. Mentre si saliva c'era una nebbiolina impalpabile nell'aria che conferiva ai faggi e alle altre piante una dimensione incantata.
Poi mano a mano anche il gelo e la neve prendevano spazio e si manifestavano sempre di più. Giunti a Capo di Teve (1618 m) il suolo era completamente innevato. Una neve ghiacciata, durissima, che a volte ti sosteneva, e a volte ti faceva sprofondare, opponeva resistenza ad ogni metro.
Decidiamo di salire su una collinetta (1861 m) nella valle per vedere meglio il Velino e Vena Stellante... che faticaccia. Per salire da Bocca di Teve abbiamo impiegato 3 ore e mezza.
Decidiamo di salire su una collinetta (1861 m) nella valle per vedere meglio il Velino e Vena Stellante... che faticaccia. Per salire da Bocca di Teve abbiamo impiegato 3 ore e mezza.
Posti magici, come solo la montagna sa incantare.
RispondiEliminaGrazie di avermi linkato.
Un abbraccio
Nuwanda