Monte
Prena aveva un fascino lunare, con le sue pareti aride ed assolate, i suoi
pinnacoli rocciosi e suoi massi erratici. La pietracustodiva la memoria di
antichi ghiacciai, tra ghiaie e sfasciumi, pareva ancora di sentirne l’eco
lontano. Entrambi i versanti contemplavano labellezza, mentre una nebbia
leggera mistificava sempre di più il tutto alle porte del cielo.
domenica 1 luglio 2018
Monte Prena per la via Normale
Etichette:
campo imperatore,
monte prena
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento