Quell’acqua trasparente si rischiarava delle nostre luci e concedeva
la possibilità di farsi indagare. Da lì partiva il sifone che sbucava nella
Sala de Marchi, una condotta sommersa che ha sempre impaurito lamia mente.
Eravamo nella Sala dei Laghi, alla base dei pozzi di Grotta a Male, accessibile
solo con discese su corda. Il livello era alto e colmava ogni anfratto con la
sua materia limpida. Lo sguardo si perdeva nellacontemplazione di memorie
lontane, fin dove era possibile vedevamo con i nostri occhi, oltre proseguivamo
con la nostra mente. Grazie a Luca Castellani per queste bellissime foto in cui mi ha fatto posare.
domenica 25 marzo 2018
La Sala dei Laghi di Grotta a Male
Etichette:
grotta a male,
sala dei laghi
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Bellissime parole!!
RispondiElimina(Renato)