E poi ci sono quelle volte che non te la senti e rinunci.
Rinunci di andare, anche se di poco, oltre il limite che hai. Ma mi hanno
insegnato che il limite non è qualcosa di negativo, semmai di positivo perché è
una soglia verso nuovi orizzonti. E allora il mio limite segna lo spazio in cui
sono padrona di muovermi, entro cui sono a mio agio e non contemplo le paure. Affianco
alla cascata avevo semplicemente paura di quella verticale così assordante, di
quel rumore così forte che mi ricordava ad ogni metro cubo di acqua precipitato
di quanto io fossi mortale, di quanto io fossi niente al pari di un granello di
sabbia. Sulla testa della cascata osservavo l’acqua, la sala e me stessa, tornavo
indietro nonostante mancasse soltanto un facile frazionamento, tornavo da me. Adesso,
però, ho solo desiderio di tornare lì.
giovedì 8 giugno 2017
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