lunedì 26 giugno 2017

In moto tra l'Albania e la Grecia

Eravamo tornati da poco dalla Grecia e dall’Albania, e avevamo ancora negli occhi centinaia di immagini che ci riportavano in quei luoghi.Durazzo, Tirana, Elbasan, Pogradec e Kastoria, paesi poveri dove la gente aspettava sulla strada per vendere la sua merce. Un verderigoglioso ammantava montagne e pianure, vi erano gole e fiumi, e grandi laghi che riflettevano interi specchi di cielo. Superato il confine,centinaia di santelle contornavano le strade greche, erano piccole edicole votive che contenevano immagini di santi e icone ortodosse. LeMeteore erano la massima espressione del sacro, sospese su balconi di cielo, avevano all’interno un misto di oro e incenso, e all’esterno unpanorama sovrannaturale. Da Kalabaka a Makrinitsa, poi per le Sporadi e Skopelos. Di ritorno sulla terra ferma ci attendevano i sitidella Grecia Antica, la mitica Atene, la memorabile Micene, la famosa Epidauro, la rinnegata Sparta e la magnifica Olimpia, centinaia dichilometri lungo l’interno di terre desolate, dove saltuariamente incontravi qualcuno prima delle destinazioni. Tornavano alla mente laporta dei Leoni e lo Stretto di Corinto, varchi immemorabili per dimensioni straordinarie.

4 commenti:

  1. Credevo nel binomio motociclista=sguardo veloce e disattento ma dopo aver visto e letto il tuo post ho dovuto ricredermi. Buoni viaggi Sara!

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    1. Ciao Leo, che piacere leggerti! È sicuramente un occhio più veloce di quando si cammina perché si vedono molte più cose, ma quando c'è la bellezza ci si sofferma sempre :-)

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  2. Antonella Cavalcante30 luglio 2017 alle ore 08:53

    Brava Sara, in poche precise parole e immagini hai raccontato il nostro straordinario viaggio cogliendone i punti salienti e rendendone il ricordo indelebile!

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