domenica 6 dicembre 2015

Il Monte Vesuvio

Napoli si coronava dell’orlo di un vulcano, vivo del contrasto di appartenenza e timore. Dalle sue estremità ne ammiravamo ilcratere, una magnifica cava fonda animata da fumi di zolfo. Ogni preoccupazione si dissipava in una quiete apparente, persa nellabellezza infinita del mare. Il Sublime trovava manifestazione della sua essenza nell’estremo limite di forze superiori. La baia diNapoli si colmava di case, palazzi e abitazioni, tutti temevano il Vesuvio ma nessuno aveva intenzione di staccarsi da esso.

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