I resti del
Castello di Barili si leggevano a malapena tra la vegetazione incolta, sminuendo
la valenza storica che un tempoquell’antico maniero aveva sulla Media Valle dell’Aterno. Cofondatore
della città dell’Aquila rendeva alla vista soltanto iresidui di antiche volte
interrate, e il prestigio di un magnifico punto di vista rivolto al Cerro e sulla
vallata sottostante. L’abitatodi Casentino ne aveva raccolto il lascito, dopo
l’abbandono nel 1508 parte degli abitanti si erano
insediati più in basso, protettidal versante Nord della montagna e dal
suggestivo balcone roccioso del Muro Murato. Il freddo persisteva nelle zoned’ombra,
manifestandosi in cristalli di brina; diversi sentieri ne indagavano il bosco,
invecchiato da muschi e licheni, dovepresenze remote di muri e maceri
lasciavano echeggiare l’esistenza di antichi insediamenti. Scoprivamo i
basamenti di duetempli e lacerti di antiche mura, pietre grandiose intagliate
forse da millenni che tenevano per sé il mistero della loro origine.
venerdì 4 dicembre 2015
Il bosco di Casentino e il Castello di Barili
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