Il versante
laziale dei Monti Simbruini si caratterizzava della bellezza di numerosi piani
carsici ricchi di doline ed inghiottitoi,generati da crolli e sfondamenti di
labili coperture terrose. Tra questi l’Inghiottitoio di Camposecco si apriva con
uno sviluppoverticale di oltre trecento metri, frammentati da pozzi e
strettoie, di cui noi ne percorrevamo soltanto una piccola parte. Le primeesplorazioni del 1965 si erano fermate a quota -100, solo quasi vent’anni più
tardi i passaggi vennero allargati. In ogni salanumerose ossa di animali
rammentavano la potenza devastante dell’acqua, che oltre a modellare pietre
aveva scarnito spoglie.Quella cavità raccoglieva gran parte degli impluvi
dell’altopiano di Camposecco, potevamo visitarlo soltanto con una giornata disole,
che all’uscita della grotta ci attendeva con i colori più belli del tramonto e
la quiete della sera.
domenica 8 novembre 2015
L'Inghiottitoio di Camposecco
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