Il bacino di
Crispiola si chiudeva a Nord con una modesta dorsale, il cui rilievo più alto
prendeva il fantasioso nome di Cupola di SanPietro. Quella piccola montagna,
vista da diverse angolazioni, assumeva effettivamente una forma emisferica, e
dedicava il suonome al Santo che in passato veniva venerato dagli abitanti di Corno. Una piccola propaggine a Nord di
quella montagnaospitava i resti della Rocca
Sancti Silvestri, un castello di cui adesso si perdevano quasi del tutto le
tracce, ma che un tempoaveva avuto sicuramente un passato glorioso, considerando
soprattutto il contributo alla fondazione della città dell’Aquila. Lepoche
mura rimaste in piedi erano a malapena percepibili tra i sedimenti accumulati
nei secoli e la vegetazione spontanea,tuttavia era sensazionale la scelta di
quel magnifico punto di vista a controllo della vallata. La Cupola di San
Pietro mostravadall’alto panorami sorprendenti, con distese immense di boschi
incastonati di calaverna, e una nuova prospettiva che affilavaMonte Calvo,
Monte Giano e il Terminillo lungo la stessa via di fuga. Proseguivamo alla
ricerca del Castello di Corno, trovandoalcuni ruderi sulla cima di un piccolo
rilievo a quota 1160 metri. I resti dell’antica fortezza, nonostante maggiormente
visibilirispetto i precedenti, si confondevano anch’essi nella visione
generale della natura. Di tanto in tanto riaffioravano ancheprobabili
brandelli di cinta muraria, con l’ordine delle pietre scomposto e la memoria di
antichi guerrieri tornata alla polvere.
martedì 27 gennaio 2015
Il Castello di Corno e la Rocca Sancti Silvestri della Cupola di San Pietro a Vigliano
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