Su un pianoro
roccioso sul versante Ovest di Monte Orsello giacevano i resti dell’antico
villaggio medievale di Sant’Eramo,menzionato in una bolla papale del 1215. Le
pietre si cumulavano lungo i perimetri delle poche case sparse, definendo quello
che untempo era un piccolo paese abitato. Di tanto in tanto riemergevano le
tracce delle Vie Amiternine, antiche
mulattiereormai abbandonate, ma che secoli addietro facevano da congiunzione a
due delle più importanti vie di comunicazione delcentro Italia: la Via Salaria
e la Via Valeria. Attraverso di esse la Conca Aquilana e la Marsica trovavano
il possibile collegamentoper gli scambi commerciali. Il villaggio di Sant’Eramo
si affacciava sul profondo vallone di Sant’Onofrio, questo luogo prendeva ilnome del Santo che vi aveva dimorato, al riparo di una spelonca ricavata nella sua
parete rocciosa. Pare che questa grotta sia statascavata a mano da un eremita circa
nel XIII secolo, e che qui vi abbia vissuto per tutta la vita, probabilmente fino
alla morte. Lagrotta si apriva come una balconata esposta a Sud, e raccoglieva
al suo interno tutto il calore del sole. Il bosco sottostantemitigava
qualsiasi movimento del vento, lasciando colmare quel luogo soltanto di pace e
beatitudine.
lunedì 16 dicembre 2013
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Ciao Sara, complimenti per il tuo bellissimo blog! Ti seguirò per conoscere le bellezze del tuo Abruzzo e magari prendere spunto per future escursioni...chissà...
RispondiEliminaA presto, buon anno!
Grazie mille!! E tantissimi auguri a te :-)
Elimina