Una comoda
carrareccia raggiungeva da Forme il suggestivo imbocco della Valle Majelama, da
lì proseguivamo verso Ovest in direzione dei contrafforti superiori della valle
di Lama. Le nuvolecaricavano su di loro tutte le tonalità del grigio, come a
voler estendere anche al cielo la materia della roccia. Ogni cosa appariva come
un dialogo di elementi, e tutto sembrava unificarsinella sintesi, visione che da sempre era cara agli eremiti. L’eremo di
San Benedetto era l’unico presente sul massiccio di Monte Velino, vantava la
sua altezza a 1733 metri di quota e la suaesposizione sulla valle marsicana,
regalando scorci unici di grandissima bellezza. Una piccola campanella ancorata
alla roccia ricordava il culto dei fedeli, lasciarla suonare dava voce allapietra che rispondeva nel suo eco la parola del santo. Una leggera nevicata
sublimava maggiormente la bellezza percepita, nel silenzio tra la terra e il
cielo la neve pareva fare da congiunzionesilenziosa. La grotta, larga
più di venti metri e di profondità variabile, è divisa in due parti comunicanti
tramite una breve galleria. Dalla zona d’ingresso, molto ampia ed alta, si
passa aduna più piccola e bassa illuminata da un’ampia finestra. In quest’ultimo
ambiente, pur mancando i caratteristici segni della presenza eremitica, sono
però rilevabili quelli del culto da partedelle popolazioni locali. Sul lato
destro della finestra, in alto, pende una campanella, e quasi di fronte ad
essa, sulla parete della grotta, in una specie di abside naturale, sono
incastonatepiccole immagini sacre. Nel secolo scorso era ancora viva la
devozione dei locali verso il Beato Benedetto Marsicano. Secondo la tradizione,
alla sua morte furono molti i miracoli chetestimoniavano la sua santità che il
popolo trasportò a valle il corpo collocandolo nella chiesa di San Pietro in
Albe. (Il testo riportato in corsivo è citato
dal libro “Eremi d’Abruzzo – Guida ai
luoghi di culto rupestri”, CARSA Edizioni, 2007).
domenica 15 dicembre 2013
L'Eremo di San Benedetto sul Monte Velino
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É una grotta che durante la primavera subisce anche allagamenti
RispondiEliminaChe possa essere stata abitata lo dubito quindi solo una leggenda anche perchè arrivarci in estate è un conto , in autunno inverno e primavera è quasi impossibile.Quindi solo una bella grotta punto.