giovedì 5 dicembre 2013

I Grottoni di Calascio e la scoperta dell'Uomo di Neanderthal in Abruzzo

Nel 1978, grazie all’intuizione dell’archeologo aquilano Fulvio Giustizia, vennero alla luce in Abruzzo le prime testimonianze di vita risalenti al Paleolitico Medio, periodo che ha visto definire lecaratteristiche umane negli esseri primitivi: i famosi Uomini di Neanderthal. La sorprendente scoperta avvenne nei pressi di una località definita “I Grottoni”, situata tra Calascio ed Ofena, in unagrande caverna posta a circa 670 metri di quota. L’archeologo Fulvio Giustizia, originario di Calascio, avendo bene a mente la morfologia del proprio territorio, aveva intuito che quell’antroavesse tutte le caratteristiche per intraprendere un’indagine archeologica. Tale ricerca si mostrò fruttuosa fin da subito: con appena 15-20 centimetri di scavo vennero alla luce selcipreistoriche e frammenti di ossa fossilizzate. I reperti vennero analizzati e confermarono la scoperta del primo deposito in grotta del Paleolitico Medio in Abruzzo. Iniziarono le campagnedi scavo che portarono alla luce circa 60mila frammenti di ossa animali, fra cui quelle di camoscio, di cervo, di uro, di leopardo, di marmotta, di cavallo selvatico e di iena delle caverne. Ma il 15giugno del 1979 avvenne il rinvenimento più importante di tutti: la testa di un femore di un giovane Uomo di Neanderthal. Fu così rinvenuto l’uomo più antico di Abruzzo, di circa 80mila anni dietà. In questa pagina web è presente l’articolo scritto da Fulvio Giustizia: “Come ho incontrato un Uomo di Neanderthal in Abruzzo”. Quella grande spelonca si apriva anonima sottoColle Duro, entravamo in una zona d’ombra che annullava le distanze con migliaia e migliaia di anni. Lì avevano dimorato i nostri antenati, vi si erano riparati durante le stagioni di caccia, evi tenevano animati i focolari. Alcune gocce d’acqua stillavano ripetutamente dalla roccia in un catino naturale, quel suono si amplificava in quella grande cassa di risonanza, dando voce alla terra e alle nostre suggestioni.

6 commenti:

  1. molto interessante il tuo blog, lo seguo per "imparare a conoscere quello che mi circonda"! :)

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  2. Bravissima Sara per le foto e l'articolo, che danno una bella risonanza alla scoperta.Aggiungoun particolare utile ai futuri visitatori del sito. Lo scavo non fu eseguito all'interno della Grotta ( che pure era frequentata dai Neanderthaliani, potendovi comodamente accedere mediante un cunicolo), bensì nel riparo sotto roccia sulla sinistra della stessa. Il motivo fu che all'interno della Grotta non trovammo sedimento archeologico. Fulvio Giustizia.

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    1. Grazie per aver scritto qui questa precisazione così importante!

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  3. l'apertura della grotta di Calascio è praticamente simile ad analoga apertura nella valle di Tagliacozzo a circa 850 slm direzione S.Donato. Davanti ha una specie di balcone naturale e una sorgente d'acqua. Potrebbe essere promettente anche questa. La località si chiama Casali Giusti e questa apertura si trova a destra della sorgente.

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  4. Grazie per questa indicazione, andrò sicuramente a visitarla!

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