giovedì 30 agosto 2012

Le cascate di Stanghe

La gola Gilfenklamm presso Stanghe, con le sue cascate spumeggianti, i gorghi vorticosi ed i profondi tonfani, è uno degli spettacoli naturali più suggestivi dell’arco alpino. Lungo l’arditosentiero, scavato nel 1893-95, e attraverso una dozzina di passerelle ci addentriamo nello stretto orrido scolpito, nel corso di ben 12000 anni, nel marmo dal rio Racines. Un possentebanco di marmo inglobato in scure rocce di paragneiss e micascisti ostruisce lo sbocco della Val Racines. Alghe dai riflessi verdastri ricoprono quasi completamente il marmo di un biancoabbagliante, che rifulge dalle vasche levigate dall’acqua sul buio fondo del burrone. Al vicino Sasso di Mareta (2192 m) il marmo viene anche estratto industrialmente. Nell’ambienteperennemente saturo di acqua nebulizzata dalle cascate crescono solo specie idrofile come alghe, muschi e felci. Nei punti in cui si è accumulata della terra e si infiltra qualche raggio disole il cupo canyon è punteggiato di variopinte megaforbie come la barba di capra, l’adenostile, l’aconito, la lattuga alpina, la genziana, la felce maschio e il senecio comune. (Notizie tratte da un cartello informativo del luogo).

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