domenica 12 febbraio 2012

Monte Calvo da Cupoli

L’abbondante nevicata aveva ammantato ogni cosa in una quiete silenziosa. Dalle case, ai vicoli, alle strade di montagna tutto siunificava nella percezione speciale di un inverno perenne. Gli sci rimarcavano una traccia solitaria che serpeggiava nella neve,sprofondando su di una superficie immacolata e liscia. Salivamo attraversando tutti gli scenari di Monte Calvo, immergendocidopo un po’ in nuvole lente: potevamo vedere a tratti il nostro percorso, ma solo ad una certa altitudine ogni cosa si aprivafinalmente al nostro sguardo. Sopra le nuvole, il Gran Sasso appariva come una grande isola galleggiate, e di rimando anche lealtre montagne apparivano come sorelle dello stesso arcipelago. Il vento aveva pulito gran parte delle creste, scoprendo sassi eammucchiando polvere, mentre la croce manteneva a fatica gli ultimi grappoli di calaverna.

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