La neve continuava a scendere abbondantemente da ore, e tutto si assopiva sotto il suo passo. Riscoprivo il mio paese, così conosciuto e sconosciuto allo stesso tempo: erano anni che nonpassavo per alcuni vicoli, e rivederli ora era come assistere alla rievocazione di un sogno. Marruci si era incantata nel bianco, pareva come trattenuta da un abbraccio. Le strade eranocompletamente innevate e per questo si erano fermati tutti. Riscoprivo i vicoli, gli scorci, e, da lì, le angolazioni delle montagne, e tutto pareva tracciato dalla medesima mano, cheattraverso la neve unificava tutto. Finalmente si udivano i suoni secondari, il canto degli uccelli sfortunati, perché privi di cibo, l’abbagliare dei cani, e qualche voce di tanto in tanto. Incontravopersone che non vedevo da anni fuori le loro case, e incontravo la neve che attendevo da tempo con impazienza. Finalmente adesso non ero io che ero andata a cercarla in montagna, ma era lei che era venuta da me.
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
SARA: CI VUOLE A VOLTE UN AVVENIMENTO PER RITROVARCI GLI ABITANTI DELLO STESSO LUOGO, NEL CASO VOSTRO è LA NEVE. QUI E' LA PIOGGIA CHE FA CAPOLINO E POI SMETTE, PREPARANDOCI AD UNA SICCITA'SICURA QUESTA ESTATE.
RispondiEliminaI PEPERONCINI CHIARA LI HA GIA' SEMINATI, CHE BONTA'NE HO REGALATI A MOLTE PERSONE E TUTTE ENTUSIASTE. TI SALUTO MARTESCO
Ne sono felice, anche io ho piantato i semi di peperoncino che mi avevi dato tu, questa volta però in tempo rispetto all'anno scorso, e sono già nate diverse piantine! Quest'anno mi dedicherò all'orto, voglio imparare...
RispondiEliminaVeramente bello e mi fa piacere che in questo caso la neve sia stato un elemento ritrovo e non di danno
RispondiElimina