sabato 25 giugno 2011

Monte San Franco dalla Valle del Vasto

Il vento soffiava sopra ogni cosa, coprendo e scoprendo le parti sommitali delle montagne. I sentimenti erano volubili così come erano impetuosi gli spostamenti d’aria. Ogni cosa si animava dicontrasti, ma sapevo bene che potevo andare. Ci sono dei vortici che a volte appesantiscono l’anima fino a farla sprofondare, ma come possiamo essere così piccoli da soffermarci sul limite dellanostra vita? Mi guardavo intorno e mi davo da sola delle risposte: tutta la Natura che avevo intorno era così IMMENSA che qualsiasi potesse essere la mia preoccupazione diventava inesistente.Forse capivo qualcosa, o meglio, rammentavo quale fosse il senso, alla ricerca del filo che manteneva il mio equilibrio. Monte San Franco si puliva dalle nuvole e guardava ovunque intorno,correva con lo sguardo in lontananza e se ne infischiava di qualsiasi stupida preoccupazione. Non esistono certezze oltre alle montagne, la meraviglia del tutto forse sta proprio in questo.Cresciamo e assecondiamo quello che ci circonda, addomesticandoci alla vita che abbiamo vicino, spesso – purtroppo – dimenticando di quanto sia meravigliosa e stupendala nostra vita, dell’immensa fortuna che abbiamo a viverla, di tutte le cose che possiamo vedere, fare, di tutto quello che possiamo provare. Quella montagna mi rasserenava, ero felice di sentire la sua dolcezza materna così portatrice di risposte.

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