Il vento soffiava sopra ogni cosa, coprendo e scoprendo le parti sommitali delle montagne. I sentimenti erano volubili così come erano impetuosi gli spostamenti d’aria. Ogni cosa si animava dicontrasti, ma sapevo bene che potevo andare. Ci sono dei vortici che a volte appesantiscono l’anima fino a farla sprofondare, ma come possiamo essere così piccoli da soffermarci sul limite dellanostra vita? Mi guardavo intorno e mi davo da sola delle risposte: tutta la Natura che avevo intorno era così IMMENSA che qualsiasi potesse essere la mia preoccupazione diventava inesistente.Forse capivo qualcosa, o meglio, rammentavo quale fosse il senso, alla ricerca del filo che manteneva il mio equilibrio. Monte San Franco si puliva dalle nuvole e guardava ovunque intorno,correva con lo sguardo in lontananza e se ne infischiava di qualsiasi stupida preoccupazione. Non esistono certezze oltre alle montagne, la meraviglia del tutto forse sta proprio in questo.Cresciamo e assecondiamo quello che ci circonda, addomesticandoci alla vita che abbiamo vicino, spesso – purtroppo – dimenticando di quanto sia meravigliosa e stupendala nostra vita, dell’immensa fortuna che abbiamo a viverla, di tutte le cose che possiamo vedere, fare, di tutto quello che possiamo provare. Quella montagna mi rasserenava, ero felice di sentire la sua dolcezza materna così portatrice di risposte.
sabato 25 giugno 2011
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