Monte della Selva è la montagna che solitamente si associa al comune di Barisciano, sia perchè lo sovrasta decisamente, sia perchè si erige da un bosco che prende proprio il nome di Selva di Barisciano. Tutta la pineta è il frutto di un'opera di un rimboschimento avvenuta tra la fine del 1940 e l'inizio degli anni '50, ma a differenza di Monte Ruzza, ultimamente visitato, qui è meno leggibile la mano dell'uomo nella disposizione delle piante, che, poste in maniera più disordinata e meno regolare, conferiscono al luogo un carattere un po' più selvaggio e naturale. Siamo partiti da Fonte Vedice (1102 m), dove c'è un piccolo laghetto artificiale e un fontanile situati nei pressi della strada che porta a San Colombo. Lì è presente un cartello che indica la località col nome di Force e l'altitudine a 1270 m sul livello del mare, ma guardando la carta militare abbiamo constatato l'errore della locazione del cartello: è sbagliato non è assolutamente lì! Ulteriore conferma è stata data anche dalla carta del Parco Nazionale del Gran Sasso e dei Monti della Laga. Mentre la carta del CAI, purtroppo, non copre la zona. Quindi, partiti da Fonte Vedice (1102 m) ci siamo incamminati lungo un antico tratturo predisposto per la monticazione, ossia la transumanza verticale, quella che dai paesi montani portava ai pascoli superiori. La tradizione popolare di Barisciano nomina una parte del percorso dei Santarelli: pare che dei pastori, mentre percorrevano di notte questo tratturo, videro apparire due figure, volutamente additate come Santi, e da qui il nome. Il punto preciso in questione èriconoscibile dalla presenza di una piccola nicchia scavata nella roccia, in cui era incastonata un'icona votiva a ricordo dell'evento, che qualcuno, purtroppo, ha asportato. Svalicato il tratturo abbiamo preso il percorso che passa in mezzo alla Selva di Barisciano. Lì, poco prima di entrare nel bosco, abbiamo operato una deviazione a sud di Colle Biffone, intorno alla quota di 1361 metri, dove sono presenti delle antiche tombe italiche conformate a tumulo risalenti al V – IV secolo a.C. Ripreso il percorso che si addentra nella Selva di Barisciano siamo saliti a vista in direzione della cima di Monte della Selva (1623 m). Nonostante non sia alta come montagna la vista da lì è spettacolare: si vede tutta la catena del Gran Sasso, la Maiella, il Sirente (e anche il Velino dietro), Monte
Ocre, e i Monti dell'Alta Valle dell'Aterno e del Terminillo. Siamo scesi passando in direzione di Colle Sambuco, chiudendo l'anello e riprendendo così il tratturo.
L'itinerario descritto è stato proposto e guidato dall'Operatore Naturalistico Culturale Gaetano Falcone, Club Alpino Italiano sezione dell'Aquila.
Ocre, e i Monti dell'Alta Valle dell'Aterno e del Terminillo. Siamo scesi passando in direzione di Colle Sambuco, chiudendo l'anello e riprendendo così il tratturo.
L'itinerario descritto è stato proposto e guidato dall'Operatore Naturalistico Culturale Gaetano Falcone, Club Alpino Italiano sezione dell'Aquila.
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