La bellezza del Lago di Rascino ci accoglieva in una splendida giornata dal cielo sereno. Ci lasciavamo guidare da Mario D'Angelosante, un grande conoscitore della montagna abruzzese, che da sempre mi parlava della bellezza del Lago di Rascino (1142 m). Dalla Stazione di Sella di Corno (978 m), suparato il passaggio a livello, abbiamo preso la carrareccia che sale tutta la Valle di Cappelletto. Lagiornata era davvero splendida, calda, e dal cielo nitido. Credevo ci fosse più neve lungo il percorso, ma è stato meglio così. Con circa un'ora e mezza siamo arrivati alla Forchetta di Rascino (1345 m). La particolare forma del lago aveva le sponde tentacolari tutte innevate. Ci siamo diretti verso i ruderi del Castello di Rascino, un'antica struttura del XIII secolo, seguendo una strerrata che passa prima sotto Monte Vignole e poi sopra le Ollanette. Nei pressi della curva da cui è visibile oltre che a Rascino anche la zona di Cornino, abbiamo scavalcato il filo di ferro e tagliato il percorso scendendo nel bosco. Arrivati al Castello di Rascino (1218 m) la visione del lago era ancora più suggestiva. La sopraelevazione dove ci trovavamo dominava tutta la piana, da quel punto si è sul serio in grado di capire il concetto di “ampiezza”. Dopo una breve pausa ci riavviamo percorrendo la strada che all'andata avevamo tagliato, ricongiungendo le nostre impronte e chiudendo un anello.
sabato 6 marzo 2010
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