La necropoli
etrusca di Sovana restituiva alla luce l’antica magnificenza di nobili
sepolture. La più solenne tra tutte era la Tomba Ildebranda,visibile anche in
lontananza, un mausoleo scolpito nella roccia viva che a distanza di millenni
osannava ancora la memoria di un personaggioillustre. Un dromos scavato nella roccia dava accesso alla sottostante camera
sepolcrale a croce greca, vestita ora solo di penombra e disilenzio. La pietra
si modellava del sublime fascino di entità mostruose, tra Sirene e Tifoni
incontravo nuovamente l’inquietante simbolo diMedusa, montata da serpenti, a
simboleggiare l’orrido scorrere del Tempo. Il “principio della distruzione” era
esplicato su quelle rocce, travie Cave e Scacciadiavoli, dove ancora era
tangibile la suggestione nel varco di ripide pendici di forre boscose.
domenica 25 novembre 2018
La Necropoli di Sovana nella Maremma Toscana
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