La “Città perduta”
di Vitozza sorgeva su un lembo di terra avvolto dalle anse del Fiume Lente. Un vecchio
sentiero la metteva in comunicazionecol piccolo paese di San Quirico, dove il
presente si congiungeva al passato segnato da secoli di abbandono. Pioveva
senza sosta tra lecci,roveri e carpini, impregnati d’acqua e d’autunno, dove ogni
grotta scavata nel tufo era un riparo prezioso da indagare con calma. La terrasi apriva con numerose camere e sepolture, articolate nel ventre del sottosuolo,
a volte collassate a causa della natura friabile della roccia. Iresti della
Chiesaccia innalzavano la memoria di un antico campanile a vela, mentre il tufo
bagnato scuriva le sue forme nel contrasto di fogliecolorate di una natura
prossima al riposo. Un antico colombaio etrusco accoglieva ancor oggi il riposo degli
uccelli, tra vegetazioni incolte, rovie nebbie d’autunno vi era il ricamo
prezioso di una pietra duttile cara agli antenati.
domenica 25 novembre 2018
La città perduta di Vitozza nella Maremma Toscana
Etichette:
etruschi,
fiume lente,
maremma toscana,
san quirico,
vitozza
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento