Mi piaceva sempre uscire dal buio della grotta al primo
rischiarare della sera, che oltre il varco notturno trovava certezza solo nel
flebilebagliore delle stelle. Sotto di noi il fiume proseguiva il suo corso
con movimento costante, sopra di noi il bosco raccoglieva il riposo come afermarsi. Presto sarebbe giunto anche l’inverno a frenare ancora di più ogni
cosa. La Grotta aveva alternato i suoi passaggi in una serie dipiccoli pozzi,
divenendo mano a mano sempre più calda grazie alle sue sorgenti termali sul
fondo. Faceva molto caldo lì sotto, avvoltidall’odore di zolfo eravamo andati
via senza fare il bagno rituale. Ora eravamo fuori, sulla via del ritorno, a
seguire i sentieri nel bosco,mentre la notte terrestre accorciava mano a mano tutte le distanze.
sabato 1 dicembre 2018
Grotta Nuova del Rio Garrafo
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