Pioveva nel bosco, tra i faggi scoscesi del Monte Guardia d’Orlando,
dove si nascondeva l’ingresso della meravigliosa Grotta del Secchio.Uno
stretto e lungo cunicolo dava accesso a meandri concrezionati, dove piccole
sale echeggiavano i riflessi di luce attraverso speleotemi dicalcite. La bellezza era ovunque: i depositi minerari
avevano modellato la roccia nei millenni, svelando in una delle prime sale
magnifichestalattiti con addossate eccentriche e tubolari trasparenti. Una
pioggia fittissima di capelli d’angelo rivestiva l’ingresso del ramo finalesuperiore, considerato fino a qualche anno fa come il più spettacolare della
grotta. Nuove scoperte avevano individuato una prosecuzioneattraverso un lungo
laminatoio, lo percorrevamo fidandoci delle descrizioni, adattandoci metro dopo
metro ad una durevole serie distrettoie. Ma quello che si apriva alla fine del
budello ci ripagava poiché di grande bellezza: davanti ai nostri occhi un fiume fossile mostravatutto il suo
corso, con la piega delle sue anse bianchissime rivestite da vaschette e concrezioni
coralloidi. Seguivamo il corso del fiume e aseguito di un successivo
restringimento vi era l’ulteriore meraviglia del lago fossile: un’ampia vasca mostrava col candore il suo massimolivello di tracimazione, vi erano concrezioni ovunque e di ogni tipo, ogni
centimetro di quella sala mostrava la meraviglia della creazione divina.
domenica 5 marzo 2017
La Grotta del Secchio
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Ciao. mi puoi dire dove si trova l'ingresso a questa grotta? Se non hai le coordinate, mi indichi il posto più vicino? Grazie.
RispondiEliminaCiao Gabriele, purtroppo non ho le coordinate e la localizzazione è molto difficile perché in mezzo al bosco.
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