I pendii di Monte Calvo rendevano omaggio alla quiete, alla
visione lontana delle montagne, ad un inverno che ci ingannava con le suetemperature miti. L’aria nitida annullava le foschie delle distanze, ci portava
la presenza integra del Gran Sasso e della Majella, delMassiccio del
Terminillo e dei Monti Reatini, della Laga e dei Sibillini, del gruppo del
Nuria e del Cicolano, di Monte Giano, e deltriangolo innevato del Velino. La bellezza
stava su quei colli modesti rigati dalle mulattiere, lambiti da una luce invernale
che così bassa neestendeva i profili delle ombre come presenze solenni. Valle
Lunga si apriva solitaria con il suo fascino severo, la sua origine glaciale siapriva nel cuore del sistema di Monte Calvo, e fino a quando era possibile la
percorrevamo al limite del sole. Dentro Valle Bona iboschi ci ingannavano con
visioni autunnali, scendevamo la via verso Rocca di Corno, lungo mulattiere
bordate di rosa canina e acheni di clematide.
lunedì 26 dicembre 2016
Traversata di Monte Calvo dal Ponte Radio a Rocca di Corno
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