Dal Passo del
Diavolo, vicino Lecce nei Marsi, partiva una carrareccia in direzione delle
Prata e della Valle delle Vacche, dove ampifondovalle si circondavano di
bellissime faggete. Nascosto tra queste, si apriva sulla sommità di un dosso il
suggestivo ingresso del Pozzodegli Scheletri, che come una voragine verticale piombava
giù per venticinque metri. Ci calavamo con le corde inoltrandoci nellesedimentazioni del Cretacico Superiore, attraversando un passaggio mano a mano sempre più
circolare. Sul fondo un enorme cumulodetritico di terra e foglie si
rischiarava a malapena della poca luce filtrata dall’alto, mentre sparse un po'
ovunque molte ossascarnificate esplicavano l’origine del nome. La grande sala
iniziale aveva la geometria di una dolina e accoglieva le acque di un lagocristallino; ovunque vi erano vene terrose di bauxite coperte da patine di
calcite, anche nella sala seguente, dove depositi gessosimodellavano una pietra
fragile.
lunedì 22 agosto 2016
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