Nel paese delle ginestre, tra aranci ed ulivi, una piccola
baia chiudeva due promontori. Il Grecale correva verso campagne materne
portando con sé un misto di profumo di acacia.Dall'estrema punta del promontorio destro, sopra un gruppo di scogli,
si protendeva un Trabocco, una strana macchina da pesca, tutta composta di
tavole e travi, simile a un ragnocolossale. (Gabriele D’Annunzio, Il
Trionfo della Morte). Il Parente abruzzese immortalava la suggestione del
Trabocco Turchino, ne rimanevano il mare, il vento e la cava profonda delcielo
di quella memoria lontana, ormai ripristinata con fatture diverse da quelle
ammirate dal Vate.
Le foto del Trabocco Turchino in versione originale sono
state pubblicate per gentile concessione dell’autore.
Perché non stato restaurato il Trabocco Turchino tenendo fede alla versione originale?
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