martedì 21 luglio 2015

Il Lago di Antermoia in Val di Fassa

Il sentiero procedeva sotto le Torri del Vajolet, rasserenando con la sua continuità quella visione impervia di sfasciumi e gugliestrapiombanti. Quelle montagne erano diverse dalle nostre anche grazie a tutte le vie marcate a cui affidarsi. Andavamo alla ricercadel Lago di Antermoia, che secondo la leggenda locale aveva il fascino di un oracolo che tratteneva il misterioso canto dellaVivena Dona. Tutti i complessi rocciosi circostanti avvolgevano con cura la depressione di quella vecchia morena, l’acquarifletteva il cielo e le rocce emanando una quiete statica che era in grado di appagare l’anima. I laghi alpini avevano tutti quel coloreintenso e trasparente, molte persone vi transitavano affianco lasciando perdere le loro voci nella maestosa cassa di risonanza diquel vallone glaciale. Il sentiero riprendeva tra dolomie e sfasciumi, saliva e scendeva nella bellezza del suo Catinaccio.

Nessun commento:

Posta un commento