Arrivava l’estate
sui verdi pascoli della Majella, dove ripidi pendii erbosi scivolavano a valle
prima del grande salto nel Vallonedell’Orfento. Il vento animava distese
immense di falasca, concretizzandosi in materia fluida, mentre al di sopra dei
pinimughi le pietre cantavano nel tintinnio sordo di rocce e di fossili. La cima
di Pescofalcone ci lasciava ammirare per poco i suoi pianisommitali, presto
giungeva la nebbia a confondere pietre e sfumare i nevai, intrappolando nel
freddo tutta la parte alta dellaMajella. Sotto la linea delle nubi il sole tornava a
scaldare la terra, trovando nel solstizio d’estate la sua massimaespressione.
Auguri amore mio, sei nato nel giorno più bello dell’anno.
domenica 21 giugno 2015
Monte Pescofalcone da Macchialonga
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