Al di sopra dei boschi i larghi pendii di Pizzo di Sevo
trovavano l’oro del falasco secco, reso ancor più brillante dal richiamo deirossi d’autunno. Alcuni ripari pastorali erano stati ripristinati dalla buona
volontà di chi amava quella terra, ogni sasso siricomponeva ad un suo simile
emanando nel silenzio la sua storia. La montagna si rigava di vecchie palizzate
ormai inutili e canalipuliti di arenaria, dove di tanto in tanto qualche
squarcio di terra dava respiro agli inghiottitoi. Macera della Morte apparivaanonima
non portando su di sé alcun segno della storica funzione di confine tra lo
Stato della Chiesa e il Regno delle Due Sicilie, ilsuo triste nome portava la
memoria di antiche battaglie che senza certezza immaginava nelle prossimità i
luoghi di sepoltura deiguerrieri caduti. Dalla cima di Pizzo di Sevo un
sentiero rievocava le armate cartaginesi, con il Tracciolino di Annibale che
nel 218 a.C. vide su di sé il famoso passaggio.
domenica 12 ottobre 2014
Pizzo di Sevo dalle Sette Fonti
Etichette:
amatrice,
macchie piane,
pizzo di sevo,
sette fonti
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Bello! E quali colori! Saluti, Sara, sempre è un piacere venire qui.
RispondiEliminaI consantly spent my half an hour to read this webpage's articles everyday along with a
RispondiEliminacup oof coffee.
Check out my web page :: Boom beach cheats