Accoglievamo la
proposta di un’amica, quella di coniugare un’uscita in mountain bike con il
ritorno in treno, seguendo partedel tragitto del fiume Aterno. Andavamo alla
ricerca delle strade isolate e delle carrarecce comprese tra le stazioni di Paganica eMolina,
che a volte si collegavano tra loro ma che a volte anche si perdevano nel fitto
dei campi incolti. I sentieri alberati dei tigli e deipioppi si riempivano della neve dei
pollini, attraversavamo direttrici lunghissime immerse nella bellezza dei campi
di grano, con ilverde intenso delle spighe impreziosito da gemme colorate di
papaveri e fiordalisi. Lungo il corso del fiume l’ombra si animavadi felci,
piante e fiori selvatici, un rigoglioso sottobosco ricco di vita perpetrato dal
canto degli uccelli. Attraversavamo Stiffe,Campana e la bellezza indiscussa di
Beffi, trovando una vegetazione talmente eccedente da impedirci di proseguire
oltreil lungofiume, verso la Chiesa di Santa Maria Silvana. Tra ortiche e
ranuncoli ammiravamo la bellezza di maggio, con lo scorreredell’acqua che ci
accompagnava in sottofondo. Toccavamo gli ultimi paesi proseguendo su strada
asfaltata, mentre il cielo sipreparava a dissipare i suoi contrasti elettrici
in un violento temporale. La piccola stazione di Molina ci accoglieva desertapoco
prima della pioggia, l’emozione di riprendere quel treno dopo tanti anni mi
riempiva infinitamente di gioia.
domenica 25 maggio 2014
Treno e mountainbike, lungo il corso del fiume Aterno tra le stazioni di Paganica e Molina
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