giovedì 22 maggio 2014

Anello in mtb tra Onna e Assergi, lungo i sentieri della Resistenza e della Monticazione

Partivamo da Onna in direzione di Filetto, alla ricerca dei sentieri partigiani della Seconda Guerra Mondiale. Seguivamo unpercorso suggerito tra orti e campi coltivati di grano, ma perdendolo e ritrovandolo più volte a causa di nuove case enuove strade. La gente del posto ci indicava le vie secondarie che un tempo collegavano i paesi, dandoci così la possibilità diconoscere un nuovo percorso per Pescomaggiore. Passavamo vicino alle case di paglia e trovavamo il ristoro grazie ai fontanilisia dentro che fuori il paese, come Fonte la Conserva e Fonte Onega, mentre mano a mano si apriva la vista su Filetto e lavallata sottostante. I petali dei fiori parevano sgualcirsi al vento caldo di maggio, si offrivano agli insetti che ne trasportavano ilnettare, offrendo il meglio della loro breve bellezza. Una strada asfaltata conduceva ai Piani di Fugno, ammiravamo il versanteliscio di Monte Ruzza  puntinato da qualche pino e scoprivamo i seminterrati rifugi dei pastori che mantenevano ancora viva lamemoria degli anni della monticazione. Al valico di Capo La Forca una distesa di ranuncoli tingeva l’altopiano di giallo, unaquiete immensa riempiva il cuore con quella visione pacata, come se i colori della primavera colmassero anche l’anima con la lorobellezza. Le cime del Gran Sasso confondevano tra le nubi gli ultimi accumuli di neve, mentre la restante mole grandiosa rinnovava immense distese verdeggianti. 

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