Partivamo da
Onna in direzione di Filetto, alla ricerca dei sentieri partigiani della
Seconda Guerra Mondiale. Seguivamo unpercorso suggerito tra orti e campi
coltivati di grano, ma perdendolo e ritrovandolo più volte a causa di nuove
case enuove strade. La gente del posto ci indicava le vie secondarie che un
tempo collegavano i paesi, dandoci così la possibilità diconoscere un nuovo
percorso per Pescomaggiore. Passavamo vicino alle case di paglia e trovavamo il
ristoro grazie ai fontanilisia dentro che fuori il paese, come Fonte la
Conserva e Fonte Onega, mentre mano a mano si apriva la vista su Filetto e lavallata sottostante. I petali dei fiori parevano sgualcirsi al vento caldo di
maggio, si offrivano agli insetti che ne trasportavano ilnettare, offrendo il
meglio della loro breve bellezza. Una strada asfaltata conduceva ai Piani di
Fugno, ammiravamo il versanteliscio di Monte Ruzza puntinato da qualche pino e scoprivamo i seminterrati
rifugi dei pastori che mantenevano ancora viva lamemoria degli anni della monticazione. Al valico di Capo La Forca
una distesa di ranuncoli tingeva l’altopiano di giallo, unaquiete immensa
riempiva il cuore con quella visione pacata, come se i colori della primavera
colmassero anche l’anima con la lorobellezza. Le cime del Gran Sasso confondevano
tra le nubi gli ultimi accumuli di neve, mentre la restante mole
grandiosa rinnovava immense distese verdeggianti.
giovedì 22 maggio 2014
Anello in mtb tra Onna e Assergi, lungo i sentieri della Resistenza e della Monticazione
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Splendido percorso,affascinante la descrizione, aspettiamo la primavera in tutta la sua bellezza
RispondiEliminaGrazie Anna!
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