La strada fondovalle
del Vasto lasciava scoprire, lungo il suo cammino, i ruderi della chiesa di
Santa Maria della Croce. Semi-nascosti dalla vegetazione si individuavano
soprattutto grazie ad una piccola tabella dell’Archeoclub, da lì lo sguardo si
alzava perlocalizzare il sito d’interesse, che si trovava ai piedi della
parete rocciosa. Ciò che rimane della
vecchia costruzione, oltre il suo muro a valle, è la parte absidale i cui resti
chiudono dei piccoli vani sotto roccia. Buona parte del corpo della
costruzione,quello verso valle, doveva essere scoperta, e costituiva una
specie di sagrato della chiesa. È invece evidente la copertura della parte
antistante l’abside dagli scarsi resti che comunque ne lasciano intuire la
planimetria. Ai due spigoli della costruzione sinotano infatti le imposte di
volta della copertura della zona antistante l’abside. A pochi metri dalla
chiesa si nota un altro piccolissimo riparo parzialmente chiuso da mura, nel
cui interno vediamo una vasca di raccolta dell’acqua. A questo luogo diculto
della bella Valle del Vasto il popolo di Assergi donò, nel 1525, una vicina
cava di pietre per macine da mulino. Il reddito derivante dalla cava doveva
servire alla manutenzione della chiesa. Non sappiamo fino a quando la chiesa fu
aperta al culto,ma è probabile che il terremoto del 1703, che distrusse
moltissimi paesi, causò il crollo anche di S. Maria della Croce. Realizzazione
Archeoclub – Pescara – Majambiente. (Informazioni tratte da un cartello
informativo del luogo).
domenica 9 marzo 2014
Santa Maria della Croce di Assergi
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