domenica 9 marzo 2014

Santa Maria della Croce di Assergi

La strada fondovalle del Vasto lasciava scoprire, lungo il suo cammino, i ruderi della chiesa di Santa Maria della Croce. Semi-nascosti dalla vegetazione si individuavano soprattutto grazie ad una piccola tabella dell’Archeoclub, da lì lo sguardo si alzava perlocalizzare il sito d’interesse, che si trovava ai piedi della parete rocciosa. Ciò che rimane della vecchia costruzione, oltre il suo muro a valle, è la parte absidale i cui resti chiudono dei piccoli vani sotto roccia. Buona parte del corpo della costruzione,quello verso valle, doveva essere scoperta, e costituiva una specie di sagrato della chiesa. È invece evidente la copertura della parte antistante l’abside dagli scarsi resti che comunque ne lasciano intuire la planimetria. Ai due spigoli della costruzione sinotano infatti le imposte di volta della copertura della zona antistante l’abside. A pochi metri dalla chiesa si nota un altro piccolissimo riparo parzialmente chiuso da mura, nel cui interno vediamo una vasca di raccolta dell’acqua. A questo luogo diculto della bella Valle del Vasto il popolo di Assergi donò, nel 1525, una vicina cava di pietre per macine da mulino. Il reddito derivante dalla cava doveva servire alla manutenzione della chiesa. Non sappiamo fino a quando la chiesa fu aperta al culto,ma è probabile che il terremoto del 1703, che distrusse moltissimi paesi, causò il crollo anche di S. Maria della Croce. Realizzazione Archeoclub – Pescara – Majambiente. (Informazioni tratte da un cartello informativo del luogo).

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