domenica 16 marzo 2014

Monte Tilia da Leonessa e la Torre Angioina

Monte Tilia sovrastava l’abitato di Leonessa, proteggendolo ad Ovest con la sua conformazione grandiosa, così importante da lasciar presupporre il forte legame tra quella comunità e la suamontagna. Fino al 1927 anche queste erano terre d’Abruzzo, passarono alla provincia di Rieti durante il periodo del ventennio fascista. L’appartenenza abruzzese si leggeva anche nellaconformazione di alcuni lacerti di cinta muraria che culminavano a 1254 metri di quota inglobando un’antica torre angioina: quello era il tipico assetto di fortificazione dei castelli-recinto di pendiodiffusi in Abruzzo. Monte Tilia segnava il suo versante a Nord-Est con un impianto di risalita ormai dismesso da anni, da lì partiva un percorso che compiva un anello su tutta la montagna,lasciando scoprire nuove visuali sul territorio: la più inedita fra tutte, per me, era quella rivolta al Gran Sasso, con la lettura quasi esclusiva di Monte Corvo e Monte San Franco. La primavera davasegno dei suoi risvegli con le prime fioriture di crochi ed erba trinità, la neve si tratteneva nelle zone d’ombra, ma ormai era inevitabile il rinnovo della vita, con il calore del sole chefecondava la terra. I monti Reatini si vestivano nelle parti sommitali del tratteggio di alberi stilizzati, che posti a contrasto con la neve, rendevano il gioco di trasparenze e velature. La cimadi Monte Tilia si deturpava per mano dell’uomo a causa di una vecchia sciovia abbandonata, così come alcune strutture ricettive poste nei pressi del Laghetto: di quei locali ormai ne rimanevanosoltanto le mura dismesse ed il ricordo di remote stagioni invernali. Il percorso proseguiva al di sopra dei Prati dell’Acquaro, lasciando scoprire la bellezza del Fosso Fascino diLeonessa. Una deviazione del sentiero dal suolo marcato conduceva alla Torre Angioina: attraverso una piccola serie di brevi saliscendi si usciva dal bosco con la sorprendente visionedella maestosa torre a nove lati scanditi da paraste. Venne fatta edificare nel 1278 da Carlo I d’Angiò al fine di rafforzare i confini del suo regno. Una scalinata attrezzata da pochi anni dava accessoalla pancia della torre, dove una balconata si affacciava sull’abitato di Leonessa, lasciando ammirare dall’alto la sua bellissima conformazione a mandorla. 

4 commenti:

  1. non ci sono mai stata, ma prima o poi trovo un qualche complice per questa bella esplorazione!

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    1. E' un giro molto bello ed interessante, e poi Leonessa è davvero un bel borgo!

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  2. Quello che ammiro di più d´ Italia, é il numero di paesi e città, così vario che ha, e così belli allo stesso tempo! Nessun altro paese del pianeta, é come pure! Ciao, Sara!

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    1. Ogni luogo possiede una bellezza propria che lo rende unico in assoluto, però è proprio vero che l'Italia è meravigliosa!!

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