La Terratta (2208 m) è una delle cime della Montagna Grande, che col suo filo di cresta segna la linea di confine del Parco Nazionale d’Abruzzo Lazio e Molise. Quella di oggi era l’ultima escursionedell’anno organizzata dal CAI dell’Aquila, e ci tenevo molto a partecipare perché mi ero data appuntamento per questo giro con degli amici di Coppo dell’Orso, conosciuti domenica scorsaal Rifugio Panepucci. È sempre bella l’amicizia che nasce in montagna. Il cielo incupito sopra di noi si rifletteva sulla superficie del lago, alterandone la calma apparente in una visionepiù volubile, ma una volta entrati nel bosco le percezioni si rasserenavano al cospetto di una dimensione unica. Il bosco è un archetipo assoluto dell’inconscio, lo sostenevano i Fratelli Grimm:bisogna sempre attraversarlo per raggiungere un qualcosa (così come nella vita bisogna sempre mettersi alla prova con noi stessi per ottenere quello che desideriamo). Il sentiero si snodavaall’interno di un’enorme gola che saliva lungo tutto il Vallone della Terratta. I colori dell’autunno infuocavano le foglie degli alberi, timbrandoli di arancioni intensi. A volte prendevano ilsopravvento i rossi, inscenando sipari assurdi più vicini ad un’allucinazione che alla realtà. Lo Stazzo della Terratta apriva lo sguardo sulla parete rocciosa della Montagna Grande. Quellaparete si lastricava di strati di roccia, a volte compatta e a volte friabile. La trovavo assolutamente meravigliosa. Da lì non si impiegava molto per arrivare sulla cima. La nebbia, purtroppo, ciha precluso ogni percezione di profondità, tanto da concederci solo la visione del mucchio di sassi di vetta. A compensare questa mancanza però c’era la neve. Seppure pochissima, bastava al miostato d’animo per rendermi felice. Le differenze di pressione davano corpo ad un vento molto forte, che di certo avrebbe portato via la nebbia, ma faceva troppo freddo per rimanere lassùad aspettare. Una volta ridiscesi, alle nostre spalle la cima della Terratta si era completamente scoperta, mostrando tutta la sua sommità. Non importava, sarà per la prossima volta.
domenica 31 ottobre 2010
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che bellezza la montagna io purtroppo la vedo lontana dalla finestra. Oggi ho iniziato la raccolta delle olive, Salgo ma sopra le piante.
RispondiEliminati saluto
l'importante è salire!
RispondiEliminaun caro saluto!