I morbidi pendii di Monte Calvo trattenevano a malapena i
residui di neve, concentrati maggiormente nella parte sommitale.La bellezza
dei panorami era ammirabile a trecentosessanta gradi, complice di una giornata
tersa dalle condizioni più simili aquelle della primavera prossima al
risveglio, mentre l’inverno era già a Nord, dove il freddo assumeva la luce blu
delle ombresulla neve, tra piccoli ricami di calaverne ghiacciate. Una lunga
carrareccia metteva in congiunzione il Ponte Radio, ForcaPorcini, il Ricovero
delle Jubbere e Fonte Crovella, ne seguivamo parti dissestate, tra i pendii
erbosi e parti liminari di bosco. Ilpomeriggio si inoltrava presto nel buio, i
cavalli trovavano riposo alle pendici della montagna e tutto volgeva nella
quiete.
lunedì 2 dicembre 2024
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