Allo Stazzo delle Mandrucce i prati si vestivano d’erba d’oro.
Il piccolo rifugio si apriva accogliente nel cuore della valle, unica presenzapreziosa di tutta la zona che avevamo raggiunto attraversando Valle Cupa. Partiti
da Jovana ci eravamo inoltrati nei toni ombrosi del boscod’autunno, lungo una
comoda carrareccia bordata di noccioli, di faggi, di aceri e di cespugli
spinosi di rosa canina. Antichi muri a seccoricoperti di muschi e vecchi
alberi vestiti di licheni dimoravano nell’ombra perenne di quella selva infossata
tra Monte Curio e SerraPantanella, che una volta oltrepassata dava respiro ad
un ambiente lunare ed essenziale, spoglio di ogni albero, in grado di svelare
soltantoi dolci avvallamenti della terra. Il piccolo rifugio forniva riparo e
indicazioni, l’oro d’Abruzzo era nei pascoli intorno che mano a manoprocedevano lenti sotto la guida di un pastore e dei suoi cani. Eravamo circondati
della preziosa ricchezza dell’essenziale.
sabato 12 novembre 2022
Lo Stazzo le Mandrucce da Jovana per Valle Cupa
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