A ridosso delle
sponde centrali del Lago di Campotosto, poco distante dal Ponte delle Stecche,
giacevano i resti abbandonati della Madonna di Piedicino, una piccola chiesa
rupestre di cui ne rimaneva ancora percepibile l’antica bellezza. La vegetazione
rigogliosa di luglio colmava quelle mancanze, laddove l’uomo dimenticava e
ignorava, la natura si riprendeva con garbo i suoi spazi. Le prime attestazioni
sulla chiesarisalivano al 1408 quando Re Ladislao la sottopose al Contado Aquilano
sotto l’invocazione “Santa Maria degli Angioli”. Edoardo Micati nel suo libro “La Montagna e il Sacro” oltre a
raccogliere lepoche informazioni tramandate su questo luogo di culto
dimenticato, denunciava anche la mancanza di un architrave a lunetta posto al
di sopra di una monofora con incise le parole Tempore Domine Caroli.Quel prezioso manufatto e i piedritti erano
stati trafugati in maniera vile e trattati al pari di semplici sassi. La
foto sottostante è stata presa dal blog di Edoardo Micati “Pietre d’Abruzzo” e raffigura la monoforacon l’antica architrave
a lunetta fotografata dall’autore prima della sua trafugazione, qui il link dell’articolo. (L'immagine di Edoardo Micati è stata qui pubblicata per gentile concessione dell'autore).
lunedì 13 luglio 2020
La Madonna di Piedicino, antico luogo di culto dimenticato sulle rive del Lago di Campotosto
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