Le grotte di Acquasanta Terme erano state scavate dal basso,
da una lenta e lunga azione morfogenetica che da tempo immemorabilesvuotava la
roccia "da dentro”. Quelle esalazioni corrosive avevano generato sulle pareti speleotemi
di gesso e di zolfo attraverso processidi corrosione e condensazione e avevano allargato
condotte circolari. In alcuni ambienti vi erano depositi di batteri
rosa, in altriscorrimenti d’acqua, ma anche stratificazioni lapidee tutte da osservare.
Vedevamo la grotta con occhi nuovi grazie al seminario sullaGeologia con studio delle forme di erosione
interne tenuto poco prima da Jo De Waele, e ora dovevamo osservare i
particolari più insoliti dellagrotta, le sue forme più curiose che
raccogliessero la nostra attenzione, da fotografare, scegliere ed analizzare l’indomani
tutti insieme percapirne la singolare origine. Un ambiente conosciuto diveniva
ancora diverso così percepito con occhi nuovi. Entravamo nella Grotta deiPipistrelli fino a ricongiungere il fondo in comune con Grotta Nuova, l’attenzione
per l’ambiente e lo svernamento dei chirotteri ci limitava anon creare
disturbo. Osservavamo in silenzio qualsiasi forma, le particolarità rocciose
più insolite, alla ricerca dellametamorfosi della pietra nelle viscere del
buio.
sabato 14 dicembre 2019
Studio delle forme di erosione interne nella Grotta dei Pipistrelli di Acquasanta Terme
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