Salivamo da Sella di Corno lungo la Valle di Cappelletto,
alla volta del mirabile affaccio sul Lago di Rascino, dalla forma insolita e
stellare.Lungo la via, il bosco a Nord lasciava scoprire zone d’ombra
stanziate di freddo e di brina, dove spolverate di neve mantenevano inalterate
laconformazione dei propri cristalli. Sul filo di cresta la vista si appagava
della bellezza di entrambi i versanti, si scoprivano i pendii spogli eassolati
dove i cavalli al pascolo sostavano nella quiete di un pacato sole d’inverno.
Seguivamo la carrareccia fino a scorgere il vicino Lago diCornino, dalla forma
più composta e ordinata, con alle spalle la sua piccola pineta e il magnifico Monte
Nuria in lontananza. Cercavamo ilpunto di vista più bello per ammirare dall’alto
la bellezza di entrambi i laghi, e siamo state ripagate dal notare il basamento
di un’anticacostruzione, probabilmente una delle sedici abitazioni del contado
del Castello di Rascino, risalente al XI-XII secolo e situato poco distante.Salutavamo
così l’ultimo giorno dell’anno, tra la dolcezza del sole, la bellezza dei
panorami e la consapevolezza del passato.
martedì 31 dicembre 2019
Frammenti del passato tra i Laghi di Cornino e di Rascino
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