venerdì 25 ottobre 2019

Dall'antica Via Cecilia presso Scoppito all'Abbazia di San Silvestro di Pietrabattuta

A Sud dell’abitato di Scoppito, tra strade secondarie, erano ancora visibili gli antichi selciati romani della Via Cecilia, cheaffioravano alla luce con riserbo nonostante la forza del loro passato. Tutto intorno il folto della vegetazione faceva da cornice allaconsapevolezza di così tanta storia, chissà quanti viandanti avevano percorso quel tracciato, quante vite, memorie, storie di uomini sultransito di quelle antiche pietre, che erano sempre lì nonostante i rinnovi perenni delle stagioni. Andavo alla ricerca dei Palazzi, doveruderi di fortificazioni narravano l’eco dell’antica Abbazia di San Silvestro di Pietrabattuta. I percorsi si chiudevano tra ginepri eprugnoli, dove l’erba alta e la vegetazione incolta celavano le visuali. Soltanto allontanandomi riuscivo a scorgere quello che ne rimaneva tragli alberi: importanti mura si tenevano in equilibrio tra edere e roverelle, all’ombra della loro condizione predestinata che una Naturaintransigente riprendeva a sé. I resti più importanti delimitavano a malapena uno spazio quadrangolare, altri rinvenimenti non erano piùvisibili, come gli accessi ai piani interrati o l’antica fontana d’acqua perenne.
Per approfondimenti: “Il Castello di San Silvestro e l’Abbazia di San Silvestro di Pietrabattuta” di Maria Rita Acone, One Group Edizioni, 2009.

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