La primavera si
era vestita d’autunno, i faggi si erano arrossati a seguito di un’insolita
neve, mentre resisteva il verde degli aceri. Ilfondo del sottobosco lasciava
schiudere le prime fioriture, e per chi era abituato ad osservare la Natura
tutto appariva irreale.L’Abisso della Liscia si apriva come una piccola
voragine da cui iniziava una progressione di strettoie sul ciglio dei pozzi,
tra lameaffilate e taglienti, bellissime nella loro conformazione severa. L’acqua
stillava dalle varie percolazioni come una pioggianotturna, non vi erano
concrezioni ad affascinare la mente, ma l’ammirazione di una Natura esigente.
Uscita speleologica del gruppo GGFAQ.
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