domenica 3 aprile 2016

Pozzo Leonardo

Al margine di una dolina si apriva l’ingresso di Pozzo Leonardo, scendevamo immergendoci nel buio della grotta, lasciando fuori ifiori e i profumi della primavera. Di seguito alle prime strettoie si apriva la bellezza della Sala della Penitenza, caratterizzata dagrosse vaschette concrezionate, piccole stalattiti e capelli d’angelo. Diverse pisoliti erano state accuratamente spostate dalpassaggio principale, e tutto declinava verso il fondo, dove un ulteriore pozzo scendeva sulla testa di una magnifica colatacalcarea, contornata da colonne e concrezioni lamellari. Vista da sotto, quella superba concrezione portava modellata al suointerno un’ampia nicchia, pareva la volta dell’altare di un tempio, che misto di bellezza e meraviglia si consacrava, senzachiedere nulla, al ventre della Terra. La sala sottostante, prosciugata del suo lago di fango, portava il nome di AlbertoNardi, ci fermavamo lì, prima della nostra risalita, con un pensiero verso quel ragazzo portato nel cuore da chi l’aveva conosciuto.

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