La luce rada dell’autunno allungava le ombre affinandole in sottili estensioni. Monte Calvo girava lo sguardo dalla sua posizionecentrale nel privilegio visuale che mirava al Gran Sasso, alla Majella, alla Laga e al Velino – Sirente, al gruppo del Nuria, alTerminillo e alle zone più lontane dei Sibillini, mantenendo intatta anche la percezione bellissima verso le montagne minori, quelledei contrafforti e dei rilievi meno conosciuti, nell’intervallo disteso dei grandi altipiani di Rascino, Cornino e Piscignola. ColleRenose si affacciava verso Sud dando spettacolo di tre Grifoni della Riserva della Duchessa che assecondavano la loro naturasfruttando le varie correnti ascensionali, che dal fondo della valle si verticalizzavano nel cielo, regalandoci lo spettacolo unico disomme planate circolari. Di tanto in tanto sbattevano le loro enormi ali per spostarsi verso altre correnti: in quel momentosembrava incredibile ma erano talmente maestosi da darmi l’illusione di sentirne il suono dando corpo ad una sinestesiaperfetta. La leggerezza faceva parte di quella giornata da ogni angolazione visibile, tutte le montagne si velavano di umidità econdensazioni, tanto da sovrapporsi di trasparenza in trasparenza. Sembravano come delle isole galleggianti, sospese edisperse in un mare vaporoso, più vicino ai nostri sogni che alla realtà. Monte Calvo è una montagna speciale.
domenica 20 novembre 2011
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Che bellezze mi fai vedere! anche se non commento ti seguo. Io purtroppo salgo senpre più raramente in montagna non per fisico che ancora regge bene , ma lo spostarsi nel traffico per raggiungere montagne lontane mi crea difficoltà.
RispondiEliminaGrazie Maresco. Anche se non vai spesso in montagna sei tuttavia sempre immerso nella natura (anche io vedo le tue foto!), e in effetti il traffico è veramente una cosa stressante, ma non ci possiamo fare niente... purtroppo..
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