domenica 27 novembre 2011

Le Tavole dei Briganti dal Rifugio Pomilio

"LEGGETE LA MIA MEMORIA PER I CARI LETTORI NEL 1820 NACQUE VITTORIO EMANUELE II RE D’ITALIA, PRIMA ERA IL REGNO DEI FIORI, ORA È IL REGNO DELLA MISERIA”. La pietrasi graffiava di un pensiero lontano centocinquant’anni, la memoria di un brigante che su quella balconata della Majella aveva lasciatouna traccia della sua vita. Quelle rocce si incidevano nei nomi e nelle date di sconosciuti e disgraziati, probabili ladri ed assassini,ma soprattutto disperati lontani dalle loro famiglie e dai loro cari. Le parole divenivano estensioni leggere della pietra, neriprendevano la forza nella sua idea più bella, vivendo però a pieno il sacro peso della leggerezza: correvano lungo i crinali e gliavvallamenti attraversandoli con lunghissime planate, fino alla fine, fino a sprofondare nelle terrificanti voragini dove l’acquaprecipitava in salti disumani. Pensavo ad Italo Calvino e alle Lezioni Americane. Quel piccolo spiazzo di roccia era protetto daipini mughi che gli giravano intorno decorandone l’aspetto, da lì lo sguardo saliva sulla montagna madre, la maestosa Majella, che daquella prospettiva dava accenno dell’anfiteatro delle Murelle, di Monte Pescofalcone e forse anche dei Tre Portoni. Gli sguardi siincantavano alla prima neve, che così fredda e trasformata viveva la sua natura gelata al cospetto di un’ombra perenne. Ed eraproprio l’ombra ad incantarmi: con la venuta della sera diveniva protagonista, animava l’aria, la distingueva in campiture differentidivenendo materia visibile. Ma soprattutto non avevo mai visto l’ombra di una montagna discendere nel mare, tutta la maestositàdella Majella si concentrava nella sua primaria estensione fisica: toccava il cielo, toccava la terra, e adesso toccava anche il mare.

2 commenti:

  1. " Carpe diem "
    Il profilo della montagna si trasfigura nell'ombra grigia che,allungandosi nel cielo, si riversa nel mare oscurandolo.
    Inquietante per certi aspetti, sublime la descrizione.
    Spero di esserci in futuro sulla Maiella per ammirare quello spettacolo!!!

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  2. Ciao Leonardo, la Majella è un luogo bellissimo, se il Gran Sasso è la parte maschile dell'Abruzzo lei è sicuramente quella femminile. E' una terra particolare dove hanno vissuto molti Santi, e se l'hanno scelta loro a dimora ci sarà pure un perchè! Se mai dovessi andare ti indicherò molto volentieri un bellissimo agriturismo a Decontra gestito da gente splendida.
    Un abbraccio,
    Sara

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