giovedì 20 giugno 2024

Viaggio in bici passando per Innsbruck, Salisburgo e Grado...

Un lungo viaggio in bici, dal Brennero a Ravenna passando per l’Austria e le Prealpi Giulie. La bellezza era nel viaggio stesso chepercorrevamo, coi nostri tempi, nella massima espressione di libertà che solo la bicicletta ci poteva dare. Tanti chilometri che non pesavanomai, percorsi con calma e osservando la bellezza, tra piccoli paesi e grandi città. Ritrovavo con piacere il tetto d’oro di Innsbruck;transitavamo sulla curatissima ciclabile di Mozart. Eravamo soltanto noi e l’essenziale. Mi piacevano le ciclovie curate in ogni dettaglio, doveil rispetto dei ciclisti era prioritario, dove la disponibilità delle persone si tramutava in gentilezza. Da Salisburgo a Grado percorrevamol’Alpe-Adria – la famosissima Radweg – in compagnia di tantissimi ciclisti sconosciuti che facevano il nostro stesso viaggio, e che quandorincontravamo casualmente ci riconoscevamo in sguardi di saluto. Eravamo tutti viaggiatori in cerca della propria strada che silasciava scoprire senza indugi. Dalle vallate verdissime alla gran salita del Bad Gastein, evitando sempre fortunatamente la pioggiache giungeva la notte rifrescando il giorno successivo. Le ciclovie passavano ovunque, dentro le gallerie, sotto gli aereoporti, sopraex-viadotti ferroviari recuperati. Mi emozionava molto percorrere la vecchia ferrovia che passava per Pontebba e Chiusaforte, con le suetante gallerie scavate nella roccia, dove in passato aveva transitato mio nonno di ritorno dalla Russia. Ogni metro, ogni chilometro,era accompagnato da pensieri riconcilianti, anche questo era il bello della bicicletta. Giunti a Grado, la nostra temporanea destinazione,tutto finiva con nuovi inizi. Dalla Laguna Veneta, al Parco Delta del Po, alla suggestiva via degli Angeli sospesa su una linea di terratra acqua e cielo...

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