L’Eremo di San Terenziano si affacciava sulla conca peligna,
godendo di un bellissimo panorama. Anche se visibile dalla stradasottostante,
rimaneva raccolto come una piccola roccaforte isolata. Un sentiero lo raggiungeva
tra gli arbusti, un tempo nemmenotroppo lontano quella via era meta di un’affollata
frequentazione ai primi di settembre, quando in occasione dei festeggiamenti
delSanto vi si allestiva un mercato occasionale dei frutti preziosi della
terra, sia per fedeli che per i viandanti che vi si recavano.Ora ci accoglieva
soltanto il silenzio. Tutti gli ambienti si aprivano e lasciavano guardare, tra
residui di stucchi e affreschi sbiaditi,sotto la bellezza deteriorata della
volta ellittica sovrastante. I lavori di riqualificazione inconclusi mostravano
l’incuria di chi l’avevaabbandonato lasciandoci un senso di impotente desolazione,
quanti luoghi di straordinaria bellezza e importanza giacevano comeruderi nell’indifferenza!
Riprendevamo il nostro percorso alla volta della montagna, seguendo la
mulattiera in direzione dellaMasseria Fortificata Santa Croce, l’unica ancora visibile
in buone condizioni. Una pioggia leggera e l’ombra della pineta ci toglievanodal caldo di una ormai già proclamata primavera. Seguivamo i sentieri sopra
Roccacasale alla scoperta del magnifico Colle delle Fate,dove notevoli mura
poligonali e cisterne testimoniavano di un antico e importante abitato italico. Interessanti
informazioni sul Colledelle Fate di Roccacasale sono riportate in questa
pagina web.
sabato 16 marzo 2024
L'Eremo di San Terenziano di Roccacasale e l'insediamento italico del Colle delle Fate
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