Raggiungevamo la torre di Goriano Valli percorrendo un
comodo sentiero che partiva dal paese, immerso nella bellezza della natura
impreziosita
dai colori dell’autunno. La sua sommità svettava sugli alberi avvalendosi
ancora della sua antica funzione di avvistamento,
toccando quasi i venti metri
di altezza, e tra le sue simili era sicuramente la più integra e meglio
conservata della valle. Sulla porta
vi era affissa un’ordinanza che ne limitava
l’accesso (possibile tramite autorizzazione comunale) per garantirne la
salvaguardia. Vi ero stata
già altre volte e di nuovo ritrovavo la bellezza di
quel luogo, la quiete dei suoi sentieri avvolti nella natura incontaminata, le
sue vecchie
mura narranti di storia. L’antica torre, databile al XIV secolo,
sorgeva su di un insediamento fortificato del XII, ancora percepibile nei
resti.
Da lì un percorso scendeva alla volta del Fiume Aterno fino all’antico Ponte Romano situato sotto l’abitato di
Beffi, che metteva in
congiunzione i due paesi. Non avevo mai percorso questo
tratto di sentiero che credevo impraticabile per via delle delimitazioni della
linea ferroviaria, lo scoprivo per la prima volta oggi grazie ad un comodo sottopassaggio.
domenica 7 novembre 2021
Dalla Torre di Goriano Valli al Ponte Romano di Beffi
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