La Grotta del Diavolo era situata lungo la strada che da
Caporciano giungeva a Bominaco, nascosta tra alberi e arbusti, con l’ingressoavvolto nel candore di rimanenze di neve trattenuta nelle zone d’ombra. Diverse
grotte abruzzesi prendevano quel nome,probabilmente come a voler animare la
suggestione di un terribile guardiano posto lì a scongiurare qualsiasi volontà
di accesso da partedei viandanti, magari col fine di custodire chissà quali
tesori o storie di briganti. L’interno presentava pareti di conglomerato
arenario, vi eranomuffe verdi fin dove filtrava la luce, batteri dorati e
filamenti di radici dal soffitto tra cui si riparavano piccole comunità di dolicopoda. Quegliambienti erano stati
rilevati in parte nel 1964 dal Gruppo Speleologico Aquilano, ora eravamo lì a
cercare possibili prosecuzioni, ma ogniramificazione chiudeva in tane di
istrici e tassi.
sabato 8 febbraio 2020
La Grotta del Diavolo di Caporciano
Etichette:
caporciano,
grotta del diavolo
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento