domenica 17 febbraio 2019

La Grotta del Cervo

La Grotta del Cervo si svelava tra riflessi lucenti di rocce e trasparenze di acque cristalline. Ogni volta era come riscoprirla con occhi nuovi,sotto carezze di luce che ne animavano le concrezioni, con meduse e serpenti che prendevano vita sotto la strana magia di un perpetuo buio.Le ombre ci guidavano lungo prospettive inesplorate, un viaggio terreno portato anche sul filo del sogno, dove ogni cosa potevaaccadere, perché oltre ai nostri occhi c’era la nostra immaginazione a tessere ogni apparenza. Le stalagmiti del Salone degli Antenati eranodritte dinanzi a noi come presenze, ma noi andavamo oltre, nei meandri del Fiume di Fango e nel Ramo della Luna, tra rocce nere,immersi nell’acqua che riposava nel suo greto. Tutto si rifletteva su quegli specchi, amplificando le percezioni dei miraggi. Finalmenteammiravo la grande Medusa, circondata dallo splendore delle sue acque trasparenti e dal brillare della candida calcite, così riflettente datrasparire come diamante.

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