lunedì 31 ottobre 2011

Dal Passo dello Stelvio verso Bormio e Livigno

Verso Bormio, lo sguardo si accostava alle pareti strapiombanti che si vedevano dalla strada, quelle rigide composizioni verticalisi inabissavano a valle in una vertigine incredibile, mostrando una roccia vecchia e stratificata, aspra, addolcita solamente dal colorebiondo dei larici, che con la loro delicatezza ne riequilibravano una percezione armoniosa. L’esposizione a Sud teneva calda lapietra al sole conferendogli l’intensità della colorazione autunnale, l’inverno invece si trovava altrove, nel versante a Nord indirezione di Trafoi. Come erano differenti questi due versanti, l’unica cosa che li accomunava era tuttavia una bellezza austerafatta di aria sottile, pronta a far correre lo sguardo fino in lontananza. La sorprendente visibilità mi colpiva molto, siriusciva a tenere il conto di cime lontanissime, scandite perfettamente da sagome esemplari. Andavamo in direzione di Livigno.

sabato 29 ottobre 2011

Il Passo dello Stelvio

Andavamo a prendere l’inverno in anticipo, oltre 3400 metri di quota sul Ghiacciaio dello Stelvio. Le Alpi Retiche erano assolutamente maestose e severe, così impervie ed elevate,aumentavano di dimensione mano a mano che ci avvicinavamo. La neve sommitale mi scaldava il cuore al pensiero dell’inverno passato, pensavo al mio caro Appennino, e ai miei ricordibellissimi fatti di neve. Mi mancava tutta quella calma fatta di silenzio, dove si sentiva appena il crepitio della neve al contatto con la pelle, mentre cadeva a grandi fiocchi lungo un’isolatastradina di montagna. La salita da Trafoi serpeggiava lungo la costa in una mimesi straordinaria, sgomitolandosi nell’impressione di una contenuta muraglia cinese. A monte icrepacci dei ghiacciai pensili ricordavano la superiorità indiscussa di Madre Natura, i loro tagli profondi e vecchi esigevano l’ovvio rispetto dedicato ad un’entità superiore. Eravamo arrivati durantel’ora del tramonto, saremo rimasti lì qualche giorno a sciare, e mentre scaricavamo i bagagli vedevamo il cielo caricarsi in calde tonalità marmoree venate dalle nuvole. Il Passo dello Stelvio, a2758 metri di altitudine, manteneva la sua aria pulita e sottile, con il beneficio di una visibilità assolutamente perfetta. Mi toccava la malinconia al pensiero che a breve avrebbero chiuso il Passo perl’inverno lasciando gli alberghi abbandonati, e a come quel luogo antropizzato ritornasse al suo legittimo silenzio.

giovedì 20 ottobre 2011

La Valle di Cappelletto verso il Lago di Rascino

Il cielo viveva una cupa inquietudine di stratificazioni di grigi, tutto si ovattava nel candore rarefatto della nebbia animandosi disuggestione e malinconia autunnale. Le bacche di rosa canina, certe del loro rosso intenso, erano come dei punti fermi in talesimile torpore. Il vento svaporava a tratti l’altopiano di Rascino, svelandone il lago dalla forma tentacolare. La meraviglia sisvelava a piccoli passaggi, segreti e sussurrati, mentre il bosco si incantava sotto piani poco visibili.

domenica 16 ottobre 2011

Abbazia di Casamari

L’acqua di una delle fontane si fletteva al labile suono di un piccolo getto d’acqua, mentre numerose ninfee ne ricoprivano la superficie, stringendosi tra loro e lasciando intravedere soloalcuni specchi. Da lì si contemplavano i riflessi dell’ippocastano, che dall’alto muoveva dolcemente le sue foglie al vento, mentre, dal profondo della vasca, le silenziose presenze dei pesci rossiapparivano e scomparivano, come pensieri distratti sussurrati dall’inconscio. Quelle architetture maestose si elevavano lì da molti secoli, mantenendo l’umore di un’antichità integra eonnipresente. Il rigore delle forme dentro la chiesa si lasciava modellare dalla luce filtrata in trasparenza: quei vetri di pietra sottile erano una incredibile metafora di spiritualità. Eravamo lìper acquistare la Tintura Imperiale, un liquore antichissimo della metà del Settecento fabbricato dai Monaci Cistercensi di Casamari, e descritto da Gabriele D’Annunzio come una specie di opaleparadisiaca. Qui il sito web dell’Abbazia con tutte le informazioni possibili: http://www.abbaziadicasamari.it/