Da Casaline ad Amiternum per il Castello di Cesura e i Prati di Foce
Consultando la schedatura analitica delle opere fortificate
abruzzesi curate da Giuseppe Chiarizia (Abruzzo dei Castelli), il Castello di
Cesura risultava nella conformazione di traccia storica, di proprietà incerta e
il cui primo impianto risaliva al XII secolo. Già altre volte - in
autunno e in
inverno - ne avevo descritto le mie impressioni, adesso erano quelle sulla
soglia della primavera, che riscoprivano con nuove
sensazioni lo stesso luogo.
Dal piccolo paese di Casaline un sentiero battuto ci introduceva alla volta
della montagna, dove panorami
familiari si aprivano agli occhi e al cuore con
forte sentimento di appartenenza. I primi fiori svelavano la loro bellezza, soprattutto
l’Hepatica nobilis, l’erba trinità
che con le sue sfumature di viola impreziosiva molti angoli di sottobosco. Dal
Castello di Cesura
scendevamo verso i Prati di Foce, per poi seguire strade
solitarie che mettevano in comunicazione piccoli paesi in parte abitati, che
solo
nella stagione estiva vivevano maggiore affluenza. Quelle vecchie strade
asfaltate e solitarie si incrociavano a tratti con quelle sterrate,
attraversando luoghi remoti alle pendici di Monte Rua.
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